News e legislazione

Nasce Anabio: Associazione nazionale agricoltura biologica promossa dalla Cia

Promossa dalla Confederazione italiana agricoltori,si è costituita in maggio Anabio, Associazione nazionale agricoltura biologica. Finalità della nuova struttura, presieduta da Pina Eramo, è quella di coordinare le realtà già esistenti a livello territoriale nel mondo del biologico, di fornire servizi di assistenza e consulenza a coloro che già operano o sono interessati ad entrare nel sistema  della produzione biologica , la promozione di forme associative economiche sul territorio. Anabio allestirà un sito Internet, ed ha assunto come compito prioritario la creazione di una solida rete di sportelli informativi e di assistenza tecnica su tutto il territorio nazionale.

Giugno 2001


 Aiuti all'agricoltura biologica: entità e condizioni

Entità degli aiuti previsti per l'agricoltura biologica dalla misura f (2.06) - Azione 2 di Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006,  e condizioni di accesso, sono illustrate in un'ampia sintesi pubblicata sul numero di giugno di Impresa Agricola - Mensile della Cia Lombardia (disponibile in formato pdf); nello stesso numero uno "speciale" dedicato all'agricoltura biologica.  Per visualizzarlo è necessario installare il programma Acrobat reader, scaricabile gratuitamente dal sito Adobe.

Giugno 2001

 

Corso per tecnici della zootecnia biologica

La Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia organizza, in collaborazione con l'Associazione Italiana di Zootecnia Biologica e Biodinamica e con la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano,un corso di formazione professionale per tecnici della zootecnia biologica. 

Scopo del corso è creare un nuova figura di professionista, sia di consulente tecnico di supporto all'impresa agro-zootecnica in conversione o già convertita al metodo biologico, sia di controllore delle attività e delle produzioni realizzate con il metodo biologico oppure di certificatore autorizzato sia di processo che di prodotto. 

Il corso, a numero chiuso (25 partecipanti), è gratuito ed è destinato a laureati o diplomati in discipline scientifiche del settore agro-zootecnico-alimentare (Laureati in Medicina Veterinaria - Scienze Agrarie - Scienze delle Produzioni - Periti Agrari e diplomati degli Istituti corrispondenti).Il corso, della durata complessiva di 110 ore, si svolgerà sistematicamente tutti i  venerdì, presso la sede della Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia con inizio dal 7 settembre 2001, per concludersi con gli esami il 15 febbraio 2002. Le domande preliminari di iscrizione in carta semplice con autocertificazione dei dati anagrafici, residenza, tipo di Laurea o Diploma, possibilmente completi del voto finale e di un breve curriculum del candidato, dovranno pervenire alla Segreteria della Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche, Via Bianchi, 1 - Brescia, improrogabilmente entro il 30 giugno 2001.

Maggio 2001


 

Agricoltura biologica lombarda in cifre

I dati ufficiali disponibili più recenti, forniti dall’elenco degli operatori biologici lombardi tenuto dalla Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, indicano la presenza al 31.12.99 di 835 aziende agricole biologiche, 27 delle quali trasformano anche i prodotti. Il numero di aziende agricole e la SAU biologica (circa 12.000 ha, pari all’1,2% della SAU totale) sono in crescita, anche se rallentata rispetto agli ultimi anni: tendenza in linea con quanto avviene a livello nazionale, e confermata dai dati che saranno prossimamente pubblicati sul B.U.R.L., aggiornati al 31.12.2000.

Per avere un termine di riferimento, si consideri che il dato nazionale al 31.12.99 (fonte Bio Bank) conta circa 47.000 aziende agricole biologiche comprese quelle che trasformano i prodotti aziendali, per una SAU di 950.000 ha, pari al 6,5% della SAU totale, che colloca l’Italia al 1°posto in Europa per estensione della superficie investita a coltura biologiche.

Sempre con riferimento al 31.12.99, la Lombardia occupa il 12° posto tra le Regioni italiane quanto a numero di aziende agricole bio: ma è la prima Regione d’Italia quanto a numero di negozi specializzati nella vendita di prodotti biologici e a numero di supermercati con presenza di ortofrutta bio (fonte: Bio Bank). Se a ciò si aggiunge che più della metà delle aziende di trasformazione di prodotti bio è in Italia del Nord (fonte: Bio Bank), sono evidenti le potenzialità di sviluppo per l’agricoltura biologica lombarda.

Relativamente alla distribuzione delle aziende agricole e della superficie biologica nel territorio regionale, vi è una prevalenza di aziende e di superficie nelle Province montane, cui corrisponde una prevalenza in Regione di aziende agricole biologiche con produzioni foraggere: la possibilità di riuscire ad applicare il Regolamento CE 1804/99 ( zootecnia biologica) sarà un fattore importante per confermare o meno il rimanere di tali aziende nel sistema dell’agricoltura biologica.

Maggio 2001


 

Norme, modulistica, statistiche nel sito della D.G. Agricoltura

Elenco degli operatori biologici lombardi, dati statistici, ma soprattutto elenco aggiornato delle normative di interesse per l’agricoltura biologica e modulistica necessaria per le operazioni di notifica sono consultabili e scaricabili dal sito della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia all’indirizzo www.agricoltura.regione.lombardia.it , seguendo il percorso: procedure, promozione e valorizzazione della qualità, sostegno all’agricoltura biologica.

Maggio 2001


 

Aiuti all’agricoltura biologica: presentare le domande

A partire dal 15 giugno, e fino al 31 luglio 2001, sono aperti i termini per la presentazione delle domande di contributo economico a sostegno dell’agricoltura biologica, con impegno a decorrere dall’annata agraria 2001-2002. Gli aiuti sono previsti nell’ambito delle misure agroambientali del Piano di Sviluppo Rurale della Lombardia (misura f – 2.6) sono consultabili, unitamente alle condizioni di accesso, nel sito della D.G.Agricoltura www.agricoltura.regione.lombardia.it.

Presso gli uffici provinciali e zonali della Confederazione Italiana Agricoltori della Lombardia sono disponibili i modelli e assistenza per la presentazione delle domande.Presso gli uffici provinciali e zonali della Confederazione Italiana Agricoltori della Lombardia sono disponibili i modelli e assistenza per la presentazione delle domande.

Maggio 2001


 

Modificato il D.M. 4 agosto 2000 relativo alla zootecnia biologica

E’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto firmato il 29 marzo 2001 dal ministro Pecoraro Scanio che modifica l’allegato I del D.M. 4 agosto 2000 relativo all’attuazione in Italia del Regolamento CE 1804/99 sulle produzioni  biologiche animali.

Il nuovo decreto è frutto di un lungo lavoro di iniziative politiche e di proposte di modifica presentate dalle parti economiche, sociali e istituzionali coinvolte (giova ricordare anche la lettera inviata dal presidente regionale della Cia Umberto Borelli all’Assessore Regionale all’Agricoltura Viviana Beccalossi) per rendere applicabile nella realtà italiana la zootecnia biologica: il decreto di agosto 2000 dettava infatti condizioni più restrittive di quelle fissate dal regolamento comunitario, limitando di fatto, senza alcuna giustificazione, a pochissime aziende la possibilità di adottare tale metodo di produzione.

Tra i punti salienti e di interesse per la zootecnia lombarda introdotti dal nuovo decreto, si citano i seguenti:

  • si ribadisce (punto 1.2) che l’allevamento senza terra non è ammesso in zootecnia biologica, e che almeno il 35% della sostanza secca della razione annuale degli animali, sia poligastrici che monogastrici, deve provenire dall’azienda o dal comprensorio in cui essa ricade (e si chiarisce che per comprensorio si deve intendere un’area definita nella quale ricadono le aziende biologiche che hanno stabilito un rapporto contrattuale per lo spargimento delle deiezioni);
  • si precisa (punto 4.7) che è obbligatorio garantire agli erbivori un’adeguata fruizione dei pascoli nell’arco dell’anno, nei limiti consentiti dalle condizioni pedoclimatiche, e anche limitatamente ad una fase produttiva;
  • la deroga (punto 6.1.5) al divieto di stabulazione fissa previsto dal Reg. CE 1804/99, è consentita in caso di edifici esistenti prima dell’entrata in vigore del Regolamento stesso (24 agosto 2000), a condizione che il responsabile dell’azienda sottoscriva un piano di adeguamento delle strutture aziendali (secondo i parametri previsti dal Regolamento) della durata massima di 6 anni, e comunque non oltre il 31 dicembre 2010 per le aziende che si assoggettano dopo il 2005;
  • nelle piccole aziende (fino a 18 UBA, o fino a un massimo di 30 UBA se così decide la Regione), sia già biologiche alla data del 24 agosto 2000 che convenzionali che decidono di sottoporsi al sistema di controllo del biologico, è consentita la stabulazione fissa fino al termine massimo del 31 dicembre 2010, purché almeno due volte a settimana gli animali abbiano accesso a pascoli o a spazi liberi all’aperto (punto 6.1.6);
  • relativamente alle aree di pascolo e ai requisiti degli edifici zootecnici la deroga ai requisiti e alle densità di stabulazione previste nel regolamento 1804/99 è concessa fino al termine massimo del 31 dicembre 2010 ad allevamenti aventi edifici costruiti prima del 24 agosto 1999, purché tali edifici soddisfino norme regionali o private, accettate o riconosciute dall’autorità competente.

Maggio 2001


 

Biologico alla radio e in TV

E’ partita la campagna di informazione al consumo sui prodotti dell’agricoltura biologica attraverso trasmissioni televisive e radiofoniche RAI. La campagna, coordinata da ISMEA, prevede interventi e spazi all’interno dei seguenti programmi:

In viaggio con sereno variabile – RAI Due – lun/giov ore 15.55, dal 2 aprile al 14 giugno

Mattina in famiglia – RAI Due – domenica ore 7.05, dal 25 marzo al 27 maggio

La vita in diretta – RAI Uno – mercoledì ore 16.15, dal 28 marzo al 2 maggio

Linea Verde – RAI Uno – domenica ore 12.30, dall’8 aprile al 17 giugno

Uno Mattina – RAI Uno – giovedì ore 6.45, dal 12 aprile al 14 giugno

Top of the Pops – RAI Due – sabato ore 14.00, dal 7 aprile al 21 luglio

Shout – RAI Due - sabato ore 14.55, dal 31 marzo al 16 giugno

Sono inoltre previsti interventi e interviste radiofoniche su Radio Uno, Radio Due, Radio Tre e Isoradio.

Aprile 2001


 

Concimazione e pacciamatura ortaggi

Nell’ambito dell’attività di assistenza tecnica ad aziende biologiche svolta da Cipa-at Lombardia nel 2000, sono state condotte prove in campo di concimazione e pacciamatura di ortaggi in un’azienda orticola di Cisano Bergamasco (BG). Le prove di concimazione con funghi micorrizici e batteri p.g.p. sono state condotte su pomodoro da mensa e pisello coltivati in pieno campo, mentre le prove di pacciamatura con paglia di triticale non trinciata sono state condotte sia in serra (su due varietà di pomodoro e su zucchino), che in pieno campo (pomodoro, cipolla e pisello). Descrizione delle prove e risultati sono illustrati in una pubblicazione, disponibile richiedendola a Cipa-at Lombardia (tel. 02/6701083 – 02/ 66982569) fino ad esaurimento delle copie, oppure scaricabile in formato pdf direttamente da qui (per visualizzare il file è necessario installare il programma Acrobat reader, scaricabile gratuitamente dal sito Adobe).

Aprile 2001


 

Zootecnia biologica: sperimentazione in corso in Lombardia

E’ in corso di svolgimento una sperimentazione volta a verificare l’applicabilità del reg. CE 1804/99 (zootecnia biologica) nelle aziende zootecniche lombarde. L’attività di sperimentazione, condotta da tecnici dei SATA e delle APA e coordinata dall’Associazione Regionale Allevatori e da professionisti esperti di zootecnia biologica, è stata affidata con convenzione all’ARAL dall’ERSAL, ed è proposta a valutazioni periodiche del Gruppo di Lavoro sulla Zootecnia Biologica composto da rappresentanti delle Organizzazioni Professionali, delle Associazioni Produttori Biologici. dell’ERSAL e della Regione. Le attività previste dalla ricerca sono realizzate in 11 aziende zootecniche lombarde, già biologiche, o in conversione, o interessate alla conversione, di montagna e di pianura, che allevano bovini da latte, bovini da carne, suini e caprini.

Aprile 2001


 

Notifica di variazione per i produttori zootecnici biologici

La Regione Lombardia, D.G. Agricoltura, dà indicazione agli imprenditori agricoli che in data anteriore al 24 agosto 2000 (data di entrata in vigore del Reg. CE 1804/99 relativo alla zootecnia biologica) già praticavano zootecnia biologica secondo disciplinari privati, notifichino l'attività relativa alle produzioni zootecniche mediante notifica di variazione, composta esclusivamente dalle "informazioni relative alla posizione nel sistema di controllo". La notifica di variazione va inviata, unitamente a una fotocopia del documento d'identità del dichiarante o del rappresentante legale, all'Amministrazione Provinciale competente per territorio (bollata con marca da L. 20.000) e all'Organismo di Controllo di riferimento (copia conforme non bollata) entro 30 giorni dall'approvazione delle disposizioni regionali di merito, avvenuta il 29.12.2000 con deliberazione n. 2927, con raccomandata A/R. Alla copia inviata all'Organismo di Controllo va allegata al documentazione specificata nelle istruzioni alla notifica di cui all'allegato III del D.M del 4 agosto 2000.

Gennaio 2001


 

Tendenze del consumo e prospettive di sviluppo

Organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori di Milano e Lodi , si è svolto il 14 dicembre u.s. presso la Sala San Paolo di Lodi un convegno sulle tendenze del consumo e le prospettive di sviluppo del biologico. Introdotto dal presidente (Dario Olivero) e dal vicepresidente e imprenditore biologico (Giovanni Brambilla) della Cia di Milano e Lodi, sono intervenuti il prof. Andrea Salghetti - Università di Parma (risultati di una ricerca sulla convenienza economica della conduzione degli allevamenti bovini con metodo biologico); Antonio Baietta - Presidente Cooperativa Santangiolina (problemi del mercato del latte biologico e derivati); Marco Malferrari - responsabile settore biologico COOP Italia (analisi dello stato e delle prospettive del consumo di prodotti biologici); Fabrizio Santantonio - Assessore all'Agricoltura della Provincia di Lodi ha espresso l'interesse dell'Amministrazione provinciale allo sviluppo dell'agricoltura biologica nel lodigiano nel quadro del Piano Agricolo Provinciale che punta alla diversificazione e alla qualificazione delle produzioni agricole; sono quindi intervenuti Melinda Monti - Cipa-at Lombardia e Massimo Torri - Cia Milano e Lodi sui servizi di assistenza tecnica alle aziende agricole biologiche attivati a livello regionale e provinciale (partirà a breve nel lodigiano un progetto rivolto alle aziende agricole interessate alla conversione al biologico).
Umberto Borelli, presidente regionale Cia, nel concludere il convegno, ha riconfermato l'impegno della Confederazione relativamente all'agricoltura biologica nel campo dei servizi e della rappresentanza politico-professionale sui tavoli regionali istituzionali.

Dicembre 2000


Zootecnia biologica: gravi difficoltà per i produttori

Il Decreto Ministeriale 91436 del 4.08 2000, che detta disposizioni per l'attuazione sul territorio nazionale del Regolamento CE 1804 del 1999 relativo al metodo di produzione biologico in zootecnia, contiene condizioni più restrittive di quelle fissate dal regolamento comunitario.
Esso di fatto limita, senza alcuna giustificazione, a pochissime aziende la possibilità di adottare tale metodo di produzione: il decreto mette in grave difficoltà gran parte delle aziende zootecniche biologiche che producono secondo disciplinari privati di zootecnia biologica, e disincentiva le aziende potenzialmente interessate ad adottare tale metodo.
Gli allevatori biologici italiani si trovano in grande svantaggio rispetto ai loro colleghi del resto d'Europa, e il problema è particolarmente sentito in Lombardia, regione zootecnica per eccellenza e grande consumatrice di prodotti biologici: le condizioni poste dal decreto rafforzeranno inevitabilmente il ricorso all'importazione di prodotti biologici di origine animale.
Il decreto ministeriale, inoltre, non tiene in alcun conto le indicazioni per la definizione delle norme attuative nazionali per la zootecnia biologica fornite unitariamente da tutte le forze sociali riunite in un tavolo di consultazione che opera presso il Ministero delle Politiche Agricole.
La Confederazione Italiana Agricoltori della Lombardia, con una lettera inviata dal presidente regionale Umberto Borelli all'Assessore Regionale all'Agricoltura Viviana Beccalossi, sollecita la Regione Lombardia ad assumere, di concerto con le forze sociali interessate, iniziative e provvedimenti che consentano di superare i limiti posti alla zootecnia biologica e i danni agli allevatori lombardi posti dal decreto ministeriale.

Novembre 2000