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Il vino
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del vino | DOC, DOCG, IGT Lombardia | Sfatiamo
qualche luogo comune .. |
Presso
tutte le popolazioni, dalle primitive alle più evolute, si osserva l'uso
di consumare bevande alcoliche ottenute dalla fermentazione di liquidi
zuccherini (succhi vegetali, miele, latte).
Il vino, ottenuto dalla fermentazione del succo d'uva, è probabilmente la più antica tra queste bevande e la più ricca di tradizioni, ricordata nella Bibbia e in numerosi documenti delle civiltà asiatiche più remote. |
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CLASSIFICAZIONE DEI VINI
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DOCG e DOC sono
vini di qualità ottenuti da uve provenienti da zone particolarmente
vocate e rispettando le disposizioni di specifici "Disciplinari di
Produzione", che stabiliscono il nome, la tecnica colturale, gli
uvaggi, le rese massime ottenibili (in uva ad ettaro; in vino dall'uva),
la zona di vinificazione e le loro caratteristiche. Tutti i vini a DOCG e a DOC presentano disciplinari particolarmente rigidi, sono sottoposti ad esame chimico - fisico ed organolettico da parte di una Commissione di Degustazione ed ad altri controlli, necessari a garantirne la costante tipicità e la elevata qualità. I vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT) devono essere ottenuti, per almeno l'85%, da uve raccolte nella zona geografica di cui portano il nome. Il vino ha reso l'Italia famosa nel mondo per l'alto livello qualitativo raggiunto da alcune produzioni nazionali. Gli uffici dell'Ispettorato Centrale Repressione Frodi dispongono di laboratori d'analisi particolarmente attrezzati per il riscontro della genuinità e della qualità del vino. A tal fine l'ICRF utilizza anche strumentazione d'avanguardia (spettrometri NMR) per applicare la tecnica analitica della risonanza magnetica nucleare, con la quale da anni vengono testate tutte le produzioni vinicole nazionali per tutelare i consumatori ed i produttori dall'illegale aggiunta di zuccheri di varia origine nel vino.
UN PO' DI CHIAREZZA NEI TERMINI In alcuni vini a DOCG, a DOC e a IGT il nome della zona di produzione si accompagna a quella di 1 o 2 varietà di vite (es. trebbiano, pinot, sangiovese) I vini novelli vengono elaborati mediante la procedura della "macerazione carbonica" dell'uva intera, che permette di ottenere un vino con aromi e profumi particolari, e tale da renderlo adatto al consumo subito dopo la vendemmia (e comunque non prima del 6 novembre); per apprezzare il pregio di questo vino il consumo deve essere effettuato entro pochissimi mesi Invecchiamento: non tutti i vini, come gli uomini, invecchiano bene: soprattutto i vini rossi possono migliorare; sono a rischio i vini bianchi, i vini passiti, più o meno zuccherini, sono ottenuti da uve opportunamente fatte appassire I vini liquorosi sono prodotti aventi una gradazione compresa tra 15 e 22 gradi alcolici I vini possono conservare più o meno gli zuccheri dell'uva, distinguendosi in dolci - amabili - abboccati o demi-sec; se invece la fermentazione è stata totale si avranno i vini denominati asciutti o secchi o dry; analogamente, gli spumanti vengono classificati in dolci - demi-sec o abboccati - secchi - extra-dry - brut - extra-brut-dosaggio zero I vini spumanti ed i vini frizzanti sono prodotti caratterizzati dalla formazione di una caratteristica spuma (bollicine) derivata da anidride carbonica ottenuta da fermentazione naturale o da aggiunta (in questo caso in etichetta è presente la dicitura "gassificato"). Negli spumanti naturali la fermentazione avviene in bottiglia (metodo Classico) o in autoclave (metodo Charmat) I vini frizzanti hanno una sovrapressione inferiore rispetto agli spumanti.
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LE FRODI PIÙ FREQUENTI
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Fonte: http://www.politicheagricole.it/ICRF/INFORMA/Alimenti/vino.htm