Piano di Sviluppo Rurale 2000 – 2006

Disposizioni attuative

Misura m (1.13)

 

Commercializzazione prodotti agricoli

di qualità 

 

RIFERIMENTI NORMATIVI

Titolo II, Capo IX, Articolo 33, 4° trattino del Regolamento 

 

1)      BENEFICIARI

Possono presentare domanda di contributo per la realizzazione di programmi di intervento, i seguenti soggetti:

·        Consorzi di tutela, Associazioni di produttori riconosciute, altri organismi associativi del settore,

·        Consorzi di cooperative,

·        Associazioni ed Enti pubblici o privati, non a scopo di lucro, operanti nel campo della valorizzazione dei prodotti agro-alimentari,

·        Imprese agricole e agro-alimentari singole e associate, queste ultime rientranti nella tipologia di “piccole e medie imprese” definite dalla Commissione nella raccomandazione 96/280/CE del 3 aprile 1996 (vedi nota in calce alle presenti disposizioni), esclusivamente nell’ambito della tipologia di intervento E successivamente descritta.

Sono esclusi i soggetti che effettuano solo commercializzazione o confezionamento e commercializzazione del prodotto.

 

 

2) TIPOLOGIE D’INTERVENTO E SPESE AMMISSIBILI

Sono finanziabili gli interventi relativi a:

 

A.     Attività finalizzate all’attuazione dei Reg. CEE 2081/92 e 2082/92;

spese ammesse: consulenze per la progettazione e la realizzazione di documentazione e studi di carattere scientifico, storico, geografico ed economico finalizzati alla predisposizione dei dossier a supporto delle richieste di riconoscimento, divulgazione dei risultati (riproduzione e diffusione dei risultati, organizzazione di momenti informativi), per una spesa non superiore al 20% del costo complessivo. L’intervento è riservato a quei prodotti per i quali esista un documentato legame col territorio di origine e un soggetto rappresentativo del prodotto interessato.

Spesa massima ammissibile intervento A:   50.000 euro

 

B.     Organizzazione di sistemi innovativi di commercializzazione.

spese ammesse: spese per la progettazione e la realizzazione di sistemi di commercializzazione anche mediante sistemi informativi e specifici software (esempi: creazione/utilizzo di banche dati in rete, creazione od implementazione di siti Internet…);

Spesa massima ammissibile intervento B:    150.000 euro

 

C.     Progettazione e realizzazione grafica di marchi, etichette, confezioni, oggettistica riferita al prodotto, allo scopo di migliorare la presentazione dello stesso, limitatamente alle produzioni DOP, IGP, DOC, DOCG, IGT e dell’agricoltura biologica, nel rispetto della vigente normativa comunitaria e nazionale in tema di marchi e etichettatura; tramite questo intervento può essere valorizzato esclusivamente il prodotto, mai il soggetto proponente o le imprese che esso rappresenta.

Spese ammesse: spese di consulenza per progettazione e costi della realizzazione grafica del prototipo, con esclusione delle spese di riproduzione.

Spesa massima ammissibile intervento C:   25.000 euro

 

D.     Definizione di nuovi disciplinari, verifica, revisione di disciplinari di produzione esistenti; l’intervento è finalizzato al miglioramento della qualità, alla valorizzazione delle caratteristiche di tipicità e alla standardizzazione del prodotto, all’adozione di marchi di qualità o al riconoscimento di denominazioni di origine ai sensi del Reg. CEE 2081/92; l’intervento è riservato a quei prodotti per i quali esista un documentato legame col territorio di origine e un soggetto rappresentativo del prodotto interessato, o i requisiti di base per l’accesso a un marchio di qualità conforme alla giurisprudenza comunitaria.

spese ammesse: consulenze scientifiche; analisi chimico-fisiche, microbiologiche e organolettiche, acquisto di piccole attrezzature, campioni di prodotto e materiale di consumo per analisi, per una spesa non superiore al 5% del costo complessivo dell’intervento; divulgazione dei risultati (stampa e diffusione dei risultati, organizzazione di momenti informativi) per una spesa non superiore al 20% del costo complessivo dell’intervento.

Spesa massima ammissibile intervento D:   100.000 euro

 

E.      Attuazione di programmi di certificazione e controllo. Rientrano in questo ambito:

1.      il sostegno all’adeguamento organizzativo e strutturale dei soggetti rappresentativi delle produzioni DOP e IGP per lo svolgimento dell’attività di autocontrollo.

Si intende per autocontrollo l’attività svolta e documentata da parte del produttore, finalizzata a verificare la conformità del processo e del prodotto al disciplinare adottato.

L’aiuto è ammesso fino ad un massimo di cinque anni e comprende le seguenti iniziative:

a)      predisposizione o revisione delle procedure documentate relative all’attività di autocontrollo; spese ammesse: consulenze tecnico-scientifiche;

b)      addestramento del personale addetto all’attività di autocontrollo e vigilanza; spese ammesse: costi per la partecipazione a corsi o ad altre iniziative di formazione professionale per il personale dipendente a tempo indeterminato, comprensivi del costo del corso e delle spese di trasferta (viaggio, vitto e alloggio);

c)      realizzazione di attività di supporto tecnico, di autocontrollo e di vigilanza; spese ammesse: costo del personale impiegato (max 30.000 euro), costo delle analisi di laboratorio per la verifica di conformità al disciplinare;

d)      funzionamento di panel test; spese ammesse: consulenze, costo dei prodotti e del materiale di consumo, affitto locali per degustazione, compenso per la prestazione degli assaggiatori, spese di trasferta (viaggio, vitto e alloggio) degli assaggiatori;

e)      acquisizione di strumentazioni informatiche necessarie all’allestimento di un adeguato sistema informativo;

f)        iniziative di divulgazione sul ruolo del produttore nel sistema di controllo; spese ammesse: redazione e stampa di materiale informativo; visite dimostrative (trasferte, interventi di esperti);

Spesa massima ammissibile intervento E 1.:      200.000 euro/anno

 

2.      messa a regime del sistema di controllo obbligatorio previsto dal Reg. CEE 2081/92, svolto da organismi terzi incaricati;

spesa ammessa: costi sostenuti dai produttori, relativi alle visite ispettive, comprensive di analisi per controllo sul prodotto, effettuate dagli Organismi di controllo in azienda e presso i Consorzi di Tutela; l’aiuto è ammesso per un massimo di 6 anni dalla data del decreto di autorizzazione ministeriale all’organismo di controllo;

Spesa massima ammissibile :    100.000 euro/anno

 

3.      implementazione di sistemi di qualità secondo i criteri delle norme ISO 9000; l’azione riguarda progettazione e realizzazione di sistemi di gestione per la qualità, finalizzate all’ottenimento della certificazione da parte di un organismo accreditato.

Spese ammesse:

Consulenze esterne riferite all’attività svolta da professionisti o società di consulenza, di provata esperienza nel settore, per l’attuazione del sistema di gestione della qualità.

Formazione del personale dipendente a tempo indeterminato: costi per la partecipazione a corsi di formazione o altre iniziative di aggiornamento e formazione, comprensivi del costo del corso e delle spese di trasferta dei partecipanti; costi di personale per le ore dedicate alla formazione in loco, condotta da docenza esterna, nell’ambito del normale orario di lavoro; i costi vanno calcolati sulla base del costo orario del personale dipendente coinvolto (costo annuo/n. ore di lavoro, per ogni dipendente coinvolto) con riferimento al tempo effettivamente dedicato in azienda alla formazione.

Taratura degli impianti tramite interventi di assistenza tecnica specializzata.

Tariffa dell’organismo di certificazione per il rilascio del primo certificato di conformità; sono ammessi sia il costo dell’attestato che le altre attività (ispettive, amministrative) svolte a tal fine dall’organismo di certificazione.

Spesa massima ammissibile :    100.000 euro

 

4.      implementazione di Sistemi di Gestione Ambientale (ISO 14000 – EMAS); l’azione è rivolta alle imprese di trasformazione e riguarda la progettazione e la realizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale, finalizzate all’ottenimento della certificazione/registrazione da parte di un organismo accreditato.

Spese ammesse: come punto 3. relativo all’implementazione di sistemi di qualità in base alle norme ISO 9000.

Spesa massima ammissibile :    100.000 euro

 

Gli interventi sono realizzabili con programmi di durata annuale o, esclusivamente per le tipologie D) ed E), relativamente ai punti 3 e 4, biennale.

 

Per gli interventi previsti alla lettera E), punti 3 e 4, rientrano tra i beneficiari i soggetti la cui quota di produzione rispondente alla normativa elencata al successivo punto 4) sia superiore, in termini di fatturato, al:

·        40% rispetto al totale per le imprese di trasformazione;

·        60% rispetto al totale per le aziende agricole;

 

Nel caso queste ultime attuino la trasformazione diretta rientrano nella tipologia “imprese di trasformazione” qualora la materia prima lavorata sia di provenienza extra-aziendale per almeno il 60%.

 

2.1 Criteri di ammissibilità delle spese

2.1.1 Condizioni generali

Sono ammissibili a contributo solamente le spese sostenute dopo la presentazione della domanda.

La spesa ammessa sarà proporzionale alla percentuale, in termini di fatturato, di produzione rispondente alla normativa di cui al successivo punto 4).

Per produzioni ottenute nel territorio di più Regioni o Province Autonome, sarà ammessa una quota di spesa proporzionale alla percentuale di prodotto ottenuto nel territorio della Regione Lombardia.

 

2.1.2 Trasferte

a)      Spese di viaggio:

·        Ammissibili dietro presentazione dei documenti giustificativi in originale (biglietto aereo, ferroviario, di mezzo di trasporto pubblico, ricevuta taxi);

·        Noleggio di mezzi di trasporto quali pullman, nel caso di iniziative collettive;

·        Uso di mezzo proprio: ammessi i pedaggi autostradali dietro presentazione dei documenti giustificativi in originale e un’indennità chilometrica pari a 1/5 del prezzo della benzina, con riferimento al prezzo in vigore il 1° gennaio di ogni anno; in tal caso deve essere allegata una dichiarazione sottoscritta dall’interessato, contenente data, destinazione, chilometri percorsi;

 

b)      Spese di vitto e alloggio:

·        Durata trasferta 8 – 12 ore: massimo 20 euro per un pasto;

·        Durata trasferta superiore a 12 ore: massimo 40 euro per due pasti;

·        Durata trasferta superiore a 12 ore: massimo 60 euro per il pernottamento;

·        Documenti giustificativi: ricevuta fiscale o fattura riportante le generalità del contraente/fruitore;

·        Documenti collettivi: devono riportare date, n. pasti e/o pernottamenti e relativi costi; deve esservi allegato un elenco dei fruitori, compilato con data, qualifica e firma degli stessi. 

 

 

2.1.3 Costo del personale addetto all’attività di supporto tecnico e di autocontrollo

E’ ammessa una spesa massima di 30.000 euro, comprensivi di stipendio lordo e di rimborso spese di viaggio, corrispondente ad un incarico a tempo pieno. Sono ammessi inoltre IRAP e contributi versati per oneri sociali.

 

2.1.4 IVA

L’imposta è ammissibile a contributo solo per i beneficiari che non agiscono in esercizio di impresa ai sensi dell’art. 4 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633, secondo quanto dichiarato nella domanda di contributo.

 

2.1.5 Organizzazione di momenti informativi

·        Stampa e diffusione inviti e manifesti;

·        Interventi di esperti (compensi relazioni e rimborso trasferte);

·        Affitto/allestimento sale e locali;

·        Noleggio attrezzature.

 

 

3)      ENTITA’ DELL’AIUTO

Interventi da A a D

Il contributo è pari al 50% della spesa ammessa, elevabile all’80% nel caso di interventi che riguardano prodotti ottenuti nei Comuni delle zone svantaggiate di cui all’allegato 1 del Piano di Sviluppo Rurale.

 

Interventi E

1.      sostegno all’adeguamento organizzativo e strutturale dei soggetti rappresentativi delle produzioni DOP e IGP per lo svolgimento dell’attività di autocontrollo:

·        iniziative a),b), c), d), e), g): contributo del 60%;

·        iniziativa f):       contributo del 35% per soggetti operanti a livello di produzione primaria e del 55% per soggetti operanti nelle successive fasi della filiera;

2.      messa a regime del sistema di controllo obbligatorio previsto dal Reg.2081/92, svolto da organismi terzi incaricati:

·        contributo del 60% sui costi sostenuti dai produttori;

3.      implementazione di sistemi di qualità secondo i criteri delle norme ISO 9000:

·        contributo del 50%;

4.      implementazione di sistemi di gestione ambientale secondo i criteri della norma ISO14000 od EMAS:

·        contributo del 50%;

 

 

4)      CONDIZIONI

Le iniziative previste devono essere rivolte a prodotti rientranti nelle seguenti categorie:

·      prodotti con denominazioni di origine riconosciute ai sensi delle vigenti normative comunitarie e nazionali (DOP e IGP; DOC, DOCG e IGT);

·      prodotti che si fregiano di “attestazione di specificità”, ai sensi del Reg. CEE 2082/92;

·      prodotti che intendono attivare una procedura di riconoscimento ai sensi del Reg. CEE 2081/92, limitatamente alle tipologie di intervento A) e D) o adottare marchi di qualità conformi all’art. 30 del Trattato e alla giurisprudenza della Corte di Giustizia, limitatamente alla tipologia di intervento D).

Tali marchi presentano i seguenti connotati:

-         identificano prodotti conformi a norme obiettive e controllabili, che fissano requisiti qualitativi superiori a quelli previsti dalla pertinente normativa comunitaria e nazionale;

-         non prevedono la provenienza geografica, quale criterio determinante la qualità;

-         consentono l’accesso al loro uso a prodotti, conformi alle medesime norme, provenienti da altri Stati membri;

-         adottano il principio dell’equivalenza dei controlli eseguiti dalle autorità competenti degli Stati membri di provenienza dei suddetti prodotti.

·      prodotti ottenuti con tecniche di agricoltura biologica ai sensi del Reg. CEE 2092/91;

 

 

5)      LIMITI E DIVIETI DI FINANZIAMENTO

Gli aiuti non sono cumulabili con altri di diversa origine per gli stessi interventi.

 

 

6)      ZONIZZAZIONE

La misura si applica all’intero territorio regionale.

 

 

7)      PRIORITÀ

Qualora le risorse disponibili non permettano il finanziamento di tutte le domande ammissibili, si redige una graduatoria, in base ai criteri definiti nel presente paragrafo.

 

Alle tipologie di intervento descritte al punto 2) viene attribuita la seguente scala di priorità, cui corrispondono gli intervalli di punteggio a fianco indicati:

 

Tipologia interventi                punteggio min.  punteggio max.

E 1 e 2                        30                                 40

E 3 e 4                        20                               30

A e D                          15                               25

B                                 10                               20

C                                 5                                 15

 

Ai punteggi minimi vengono sommati, per ogni singolo progetto, i punteggi conseguiti in base ai sottoelencati elementi di valutazione, individuati per ogni tipologia, o gruppo di tipologie, di intervento:

 

q       E 1 e 2:

a)                      età Consorzi:

costituiti dopo il 1990            2 punti;

1970 – 1990                          1 punto

prima del 1970                      0 punti

b)      valore globale del prodotto:

meno di 10 Mdi                    4 punti

10 – 50 Mdi                          2 punti

50 – 200 Mdi                       1 punto

più di 200 Mdi                      0 punti

c)      % produzione montana:

90 – 100%                           4 punti

70 – 90%                             3 punti

50 – 70%                             2 punti

20 – 50%                             1 punto

0 - 20%                                0 punti

q       E 3 e 4:

a)      percentuale in fatturato di produzioni riconosciute ai sensi della normativa indicata al punto 4):

imprese di trasformazione                              aziende agricole

90 – 100%                5 punti                       90 – 100%      5 punti

80 – 90%                  4 punti                         80 – 90%        4 punti

50 – 80%                  2 punti                         70 – 80%        2 punti

40 – 50                     0 punti                         60 – 70%        0 punti

b)     progetti collettivi (presentati per il tramite di un referente unico e caratterizzati da momenti di realizzazione comuni):

progetti collettivi                    2 punti

progetti non collettivi  0 punti

c)      soggetti operanti in zone montane:

                                      3 punti

no                                    0 punti

q       A e D:

a)      progetti che comprendono le due tipologie A e D:

                                        3 punti

no                                      0 punti

b)     progetti mirati a compendiare l’innovazione tecnologica col recupero e la valorizzazione delle caratteristiche di tipicità:

totalmente incentrati            3 punti

secondariamente                1 punto

no                                          0 punti

c)      % produzione montana:

90 – 100%                           4 punti

70 – 90%                             3 punti

50 – 70%                             2 punti

20 – 50%                             1 punto

0 - 20%                                0 punti

 

q       B:

a)      iniziative collegate con progetti di livello regionale:

              3 punti

no             0 punti

b)     iniziative svolte in collaborazione con altre regioni o Paesi:

              1 punto

no             0 punti

c)      iniziative collettive e/o che coinvolgono più prodotti:

              3 punti

no             0 punti

d)      produzioni montane:

              3 punti

no             0 punti

q       C:

a)      prodotti montani:

70 – 100%                  3 punti

40 – 70%                    2 punti

20 – 40%                    1 punto

  0 – 20%                    0 punti

b)      legame con altre iniziative di valorizzazione del prodotto (percorsi enogastronomici, educazione alimentare, altro):

              3 punti

no             0 punti

c)      iniziative congiunte riguardanti abbinamenti con altri prodotti:

              4 punti

no             0 punti

 

In caso di punteggi pari merito, la graduatoria rispetterà l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

 

 

8) STRUMENTI E PROCEDURE DI ATTUAZIONE

 

8.1 Presentazione delle domande

Le domande devono essere presentate entro il 30 settembre di ogni anno, per iniziative da realizzarsi entro il 31 dicembre dell’anno o biennio successivo.

Per il primo periodo di attivazione della Misura, le domande devono essere presentate entro il 20 ottobre 2000.

 

Le domande devono essere indirizzate alla Direzione Generale Agricoltura e possono essere presentate sia presso la D.G. Agricoltura - Piazza IV Novembre 5, -20124 Milano, che presso le sedi degli STAP (Servizi Tecnico - Amministrativi Provinciali).

Ai fini del rispetto dei termini fa fede la data riportata sul timbro del protocollo.

 

La domanda di adesione al Piano di Sviluppo Rurale deve essere redatta sull’apposito modello unico, messo a disposizione dalla Direzione Generale Agricoltura.

 

Alla domanda devono essere allegati:

a)      il progetto dettagliato di intervento comprensivo dei seguenti elementi:

 

per gli interventi A, B, C e D:

1.      finalità, obiettivi e risultati attesi con la realizzazione delle iniziative;

2.      una descrizione delle iniziative previste, con l’indicazione delle attività e dei tempi di attuazione;

3.      preventivi di spesa dettagliati per le singole iniziative;

4.      elementi utili ad ordinare le domande ammissibili in una graduatoria formulata in base ai criteri definiti al punto 7) del presente atto.

5.      indicazione dei soggetti incaricati delle collaborazioni e delle consulenze, con nota di presentazione e/o curriculum vitae;

6.      bibliografia storica che documenti il legame col territorio di origine o la reputazione del prodotto oggetto dell’intervento proposto (interventi A e D);

 

per l’intervento E

1.      finalità, obiettivi e risultati attesi con la realizzazione delle iniziative;

2.      breve profilo delle produzioni aziendali (volumi, tipologie, denominazioni);

3.      descrizione delle attività di supporto tecnico e autocontrollo attualmente gestite dall’organismo richiedente (sostegno agli organismi rappresentativi dei prodotti DOP e IGP) e indicazione del personale impiegato o da impiegare in tali attività in atto o in fase di ampliamento;

4.      descrizione delle iniziative previste, con l’indicazione delle attività e dei tempi di attuazione; per l’implementazione di sistemi di qualità e di gestione ambientale è richiesta una relazione tecnica che illustri in dettaglio il progetto nelle sue fasi;

5.      preventivi di spesa dettagliati per le singole iniziative;

6.      elementi utili ad ordinare le domande ammissibili in una graduatoria formulata in base ai criteri definiti al punto 7) del presente atto.

7.      indicazione dei soggetti incaricati delle collaborazioni e delle consulenze, con nota di presentazione e/o curriculum vitae, comprovanti l’esperienza nel settore di intervento;

8.      per le aziende agricole rientranti nella filiera di produzioni geograficamente riconosciute, contratti di vendita della materia prima, che comprovino la sua destinazione a trasformazione in tali produzioni.

 

Le domande hanno validità due anni; qualora siano oggetto di istruttoria positiva e non possano essere finanziate nell’anno di presentazione su richiesta del beneficiario rientrano nella graduatoria dell’anno successivo.

 

8.2 Istruttoria

L’Unità Organizzativa competente della Direzione Generale Agricoltura verificata l’ammissibilità delle domande presentate, provvede a richiedere:

·        gli atti degli organi amministrativi che approvano i progetti di intervento, nel caso in cui il beneficiario sia un organismo associativo o un ente pubblico;

·        copia dell’atto costitutivo e dello statuto vigente;

·        certificato di iscrizione all’Albo delle imprese presso la Camera di Commercio, solo per le imprese;

·        lettera d’incarico che definisce il tipo di rapporto di impiego con il soggetto che svolge attività di supporto tecnico e di autocontrollo;

·        copia del bilancio dell’ultimo esercizio.

 

L’Unità Organizzativa provvede all’istruttoria entro il termine di 60 giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande.

La documentazione di cui sopra, nonché altri eventuali elementi integrativi necessari alla valutazione del progetto, devono pervenire entro e non oltre 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta, pena la decadenza della domanda.

 

La richiesta di documentazione o di elementi integrativi sospende i termini di istruttoria sopra indicati.

L’istruttoria si conclude con la redazione di un verbale da parte di un funzionario della Struttura incaricata.

 

8.3 Approvazione dei programmi di intervento

Sulla base dell’istruttoria l’Unità Organizzativa competente predispone il provvedimento di approvazione dei programmi di intervento.

Ad avvenuta approvazione del provvedimento di cui sopra, l’Unità Organizzativa competente invia agli interessati apposita comunicazione, allegando il verbale di istruttoria, le eventuali prescrizioni e le modalità di ricorso.

La documentazione allegata alle istanze non ammesse a contributo viene restituita agli interessati su richiesta.

 

Eventuali sostanziali variazioni al programma approvato, fermo restando l’importo globale stanziato, devono essere preventivamente autorizzate dall’Unità Organizzativa competente, su formale richiesta motivata del beneficiario.

Nel caso di mancata risposta entro 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta, le variazioni si intendono accolte.

 

8.4 Modalità di erogazione del contributo

Il contributo è erogato con le seguenti modalità:

a)      un anticipo del 70% su richiesta del beneficiario, subordinatamente alla presentazione di una dichiarazione attestante l’avvenuto inizio dell’intervento e la data di tale inizio;

b)      il saldo ad avvenuto accertamento finale positivo dello svolgimento delle attività e della relativa rendicontazione.

 

Per ottenere l’anticipazione, i soggetti privati devono presentare polizza fideiussoria bancaria o assicurativa a favore dell’Ente liquidatore di importo pari all’anticipazione concessa maggiorata degli interessi di legge, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente.

La fideiussione deve avere validità per l’intera durata dei programmi di intervento, può essere svincolata solo alla chiusura del procedimento amministrativo e ha efficacia fino alla data di rilascio dell’apposita autorizzazione di svincolo.

Gli Enti di diritto pubblico per ottenere l’anticipo sono tenuti a presentare, in luogo della fideiussione, copia conforme agli originali degli atti formali, adottati dal proprio organo competente, di approvazione dell’intervento richiesto e di individuazione di tutti gli adempimenti conseguenti e necessari alla realizzazione dell’intervento stesso.

 

8.5 Rendicontazione

Entro 60 giorni dalla conclusione delle attività il beneficiario è tenuto a presentare:

 

·        la delibera dell’organo amministrativo di approvazione della rendicontazione e dei risultati conseguiti (in caso di organismi associativi);

·        una relazione finale, comprendente la descrizione dell’attività svolta, dei risultati conseguiti e dei costi sostenuti con riferimento agli obiettivi progettuali;

·        la rendicontazione delle spese sostenute, suddivise tra le varie voci contemplate ed approvate unitamente al progetto, in modo da consentire in sede di verifica il riscontro della pertinenza dei documenti giustificativi di spesa;

·        i giustificativi di spesa in originale e regolarmente quietanzati, ai quali viene apposto il timbro attestante la concessione del contributo e la sua entità; la fattura o nota di addebito relativa al costo della prima certificazione deve contenere, come causale, l’elenco delle attività svolte dall’organismo di certificazione e la conseguente ripartizione delle tariffe;

·        copia delle relazioni tecniche e dei manuali eventualmente prodotti compresi i marchi, etichette, confezioni, oggettistica;

·        per la partecipazione a corsi, attestati di frequenza che certifichino una presenza ad almeno il 75% della durata del corso;

·        per la formazione in loco: dichiarazione, a firma del legale rappresentante del beneficiario, relativa al costo orario del dipendente e numero di ore dedicate alla formazione in loco nonché la documentazione di registrazione dell’attività formativa svolta e prevista per l’implementazione del sistema qualità aziendale;

·        attestato di certificazione del sistema di gestione per la qualità o del sistema di gestione ambientale o registrazione EMAS, rilasciato da un organismo accreditato.

 

In fase di accertamento finale possono essere ammesse compensazioni non superiori al 10% tra gli importi preventivati tra le voci di spesa, fermo restando l’importo globale stanziato.

 

8.6 Proroghe

E’ ammessa la concessione di proroghe, al massimo di sei mesi, del termine stabilito per la conclusione delle attività, su motivata richiesta del beneficiario supportata dal parere tecnico del consulente del progetto.

 

 

9)      OBBLIGHI E SANZIONI

I beneficiari sono tenuti a fornire i dati e le informazioni necessari alla valutazione ed al monitoraggio delle azioni realizzate, anche in corso d’opera, nonché a consentire ed agevolare gli accertamenti che verranno ritenuti opportuni.

 

Nell’organizzazione e attuazione dei programmi finanziati deve sempre essere fatta menzione della partecipazione finanziaria della Comunità Europea. In particolare i materiali a stampa e di qualsiasi altro genere devono riportare la seguente dicitura “Realizzato con il contributo congiunto di Comunità Europea, Stato Italiano e Regione Lombardia nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2000 – 2006” o eventuali forme abbreviate preventivamente concordate con l’Unità Organizzativa competente.

 

Deve essere mantenuta la destinazione degli investimenti finanziati per almeno 3 anni per le dotazioni informatiche;  le certificazioni di qualità (interventi E 3 e 4) ottenute dovranno essere mantenute per un minimo di 5 anni.

 

I contributi concessi sono revocati qualora il soggetto beneficiario:

·        non realizzi l’intervento;

·        non effettui la rendicontazione nei termini stabiliti;

·        non rispetti le modalità e i tempi di realizzazione determinati nell’atto di concessione del contributo;

·        non ottenga la certificazione entro due anni dalla concessione del contributo, fatte salve le proroghe di cui sopra.

In caso di revoca del contributo il beneficiario deve restituire le somme già erogate.

 

Nel caso la rendicontazione finale delle spese sostenute ed accertate corrisponda ad un contributo inferiore all’anticipazione già erogata, il beneficiario deve restituire una somma corrispondente alla differenza risultante. 

 

9.      CONTROLLI

Il controllo sulla effettiva realizzazione delle attività si attua sul 100% dei progetti ammessi e finanziati, tramite:

·        verifica atti di impegno di spesa del beneficiario, convenzioni, affidamento di incarichi,

·        verifica della conformità delle attività svolte rispetto a quelle approvate;

·        verifica dell’ammissibilità delle spese tramite l’esame della documentazione giustificativa delle spese sostenute,

·        raccolta sistematica di tutta la documentazione e i materiali prodotti per la realizzazione delle attività (relazioni tecniche, pubblicazioni informative, opuscoli, pieghevoli, bozzetti per marchi, gadget ecc.),

Il controllo in loco viene effettuato a campione su almeno il 5% dei progetti finanziati, con almeno 2 sopralluoghi per ogni tipologia di intervento. 

 

10.  RICORSI

Avverso le comunicazioni di esiti dell’istruttoria sono esperibili alternativamente:

a)      ricorso gerarchico, ove ne ricorrano i presupposti, alla Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione;

b)      ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione;

 

L’esame del ricorso gerarchico deve concludersi entro 90 giorni dalla presentazione dello stesso, salvo ulteriori comprovate necessità istruttorie da parte della Amministrazione che dovranno essere comunicate all’interessato.

La presentazione del ricorso gerarchico interrompe i termini di presentazione del ricorso giurisdizionale.

 

Avverso gli esiti del ricorso gerarchico sono esperibili:

a)      ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione dell’esito del ricorso gerarchico;

b)      ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dal ricevimento della comunicazione dell’esito del ricorso gerarchico;

 

NOTA

Definizione di piccole e medie imprese (PMI) ai sensi della raccomandazione 96/280/CE del 3 aprile 1996.

Rientrano nella tipologia di PMI le imprese aventi:

·          meno di 250 dipendenti;

·          un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 27 milioni di euro;

·          il requisito di indipendenza, a seguito definito.

Sono imprese indipendenti quelle il cui capitale o i cui diritti di voto non sono detenuti per 25% o più da una sola impresa, oppure, congiuntamente, da più imprese non conformi alla definizione di PMI.

Fattispecie particolari e modalità di calcolo degli elementi determinanti i requisiti suddetti sono contenute nella raccomandazione, cui si rimanda.

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