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Le uve |
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Barbera: E' il nome
di un vitigno piemontese, ma largamente coltivato in molte zone lombarde
con eguale successo. Il vino rosso che ne prende il nome è tra i più
tipici e noti d'Italia, e di qualità superiore. Da giovane è assai aspro
per la sua elevata acidità (da 8 a 10 e più per mille) ma è anche molto
ricco di estratto (dal 25 al 30 per mille), di alcool (dal 12 al 14 per
cento), e di colore. Si presta pertanto all'invecchiamento, durante il
quale l'asprezza si mitiga, il sapore diventa più armonico e pieno, il
profumo si fa più intenso, sino a diventare bouquet caratteristico; e il
colore, da rubino scuro, assume toni aranciati, a volte visibili
sull'orlo del bicchiere. |
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Croatina:
E' una varietà tipica e quasi esclusiva dell'Oltrepò Pavese dove è
già indicata negli scritti nel XII° secolo. Da questo vitigno di grandissima importanza si ottiene un vino di
colore rubino intenso, di sapore leggermente tannico, di profumo
particolare, tendente, in un tipo, all'ammandorlato - come si dice in
zona. Tenore d'alcool tra gli 11 e i 12 gradi e mezzo; tra il 6 e il 7
per mille d'acidità totale; 25-27 per mille d'estratto secco. E' un vino
che si presenta bene ad invecchiare |
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Bonarda:
Bisticcio di parole: è lo stesso vitigno della Croatina, coltivato nelle
zone di Rovescala e di San Damiano al Colle secondo metodi particolari,
che si tramandano, tra i vignaioli locali, di padre in figlio. Se ne
trae un vino intenso color rubino, vivace e franco; anche nel tipo
amabile è persistente il tipico bouquet di mandorla amara. Le
caratteristiche organolettiche sono praticamente eguali a quelle della
Croatina |
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Uva Rara:
Tipico vitigno dell'Oltrepò Pavese ove ne è antica ed esclusiva la
tradizione colturale, poiché assente nelle regioni limitrofe. Fondamentale che si vuole, giustamente, incoraggiare
nei nuovi impianti. Se ne ricava un vino profumatissimo di viola, e
delicatissimo. Il sapore è assai fine, armonico, piuttosto amabile; il
colore di un bel rosso rubino chiaro; il tenore d'alcool è compreso tra
gli 11 e i 12 gradi; 6-7 per mille l'acidità totale; 22-25 per mille
l'estratto secco. Tali caratteristiche organolettiche favoriscono la sua
miscelazione con le uve Croatina - Bonarda e Barbera. |
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Pinot
Bianco: Tra i vitigni Pinot è quello meno coltivato nell'Oltrepò
Pavese. Zone caratteristiche di produzione: Valle Versa e valle
Scuropasso. Se ne ricava un vino di buon pregio - tanto che qualcuno lo
ha impropriamente chiamato "Borgogna bianco" - normalmente secco, di
discreto (per un bianco) tenore d'alcool - 12-15,5 gradi -. di acidità
totale 7 per mille e di 22-23 per mille di estratto secco. Le
caratteristiche lo indicano buon vino da antipasti e da pesce, se
servito alla temperatura giusta (10-12 gradi). Da giovane ha colore
paglierino chiaro con riflessi verdognoli, per diventare col tempo
giallo dorato chiaro:; profumo di mandorla che si fa netto con gli anni,
ma sempre assai fine; gusto vellutato, pieno e morbido, ben accetto da
tutti i palati, specie nella stagione calda |
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Pinot
Grigio: Chiamato impropriamente "Tokaj", è coltivato un pò
dovunque nell'Oltrepò, ma specialmente in Valle Versa, attorno a Rocca
de' Giorgi e in tutta la Valle scuropasso, e nelle colline sopra
Casteggio. Contribuisce, con gli altri Pinot neri e bianchi, alla
preparazione di alcuni tra i più famosi spumanti italiani. Il vino che
si ottiene da questo vitigno si differenzia dal Pinot bianco per il
colore giallo chiaro; il profumo delicato; il maggior tenore d'alcool
(12-13 gradi) ben armonizzato con acidità ed estratto secco.
Invecchiando si fa d'oro. |
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Pinot Nero:
E', dei tre vitigni
Pinot, il più qualificato per l'eccellente vino che se ne ricava.
Normalmente vinificato in bianco, viene utilizzato per la preparazione
degli spumanti locali a fermentazione naturale e per quelli piemontesi
invecchiati secondo il "methode champenoise". Ha sfumature di
gusto, profumo e sapore più delicati degli altri Pinot. Il colore, da
giovane, è bianco tendente al paglierino ed al verdognolo; per farsi poi
giallo-oro o oro deciso. Anche il profumo è caratteristico: un insieme
di mandorla, pesca e mela, prima soave ed intenso poi finissimo ed
etereo. Sui colli casteggiani lo si unisce spesso al Pinot grigio per
ottenere vini finissimi, secchi o da dessert.
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Riesling
Italico: Tra i vitigni bianchi è tra i più comuni e coltivati in
tutto l'Oltrepò. Forse per questo ha minor pregio dell'omonimo Renano:
si usa vinificarlo con altre uve bianche di minor pregio, il Cortese o
il Trebbiano, ad esempio, per la preparazione dei vini bianchi da pasto
di più grande smercio. Il tenore medio di alcool è compreso tra gli 11 e
i 12 gradi, l'acidità totale tra il 6 e il 7 per mille, l'estratto secco
tra il 20 e il 21 per mille. Inferiore per gusto e profumo al Riesling
Renano, e anche più leggero di corpo, ha un colore giallo dorato con
caratteristici riflessi verdognoli. |
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Riesling Renano: Tra i vitigni d'uva bianca è quello che ha dato i
migliori risultati trapiantato nell'Oltrepò; ed assumendo con il tempo e
le amorose cure dei vignaioli caratteristiche eccezionali. Vitigno
d'alto pregio, importato dai bacini del Reno, da cui prendono origine i
grandi vini bianchi secchi; nell'Oltrepò, razionalmente curato e
vinificato, ha dato superbi risultati, specie ad Oliva Gessi. La
sua alcoolicità si aggira intorno ai 12-13 gradi (in certe annate anche
14); l'acidità totale è del 7-8 per mille; l'estratto secco del 22-23
per mille. Se giovane ha colore giallo-verdolino, gusto molto acidulo ma
gradevole, sapore che ricorda l'erbaceo; invecchiando, il profumo
diventa più accentuato ed etereo ed assume finezza ineguagliabile e
morbidezza eccezionale. Vino secco, eccitante, delizia del palato, molto
adatto per antipasti, squisito con il pesce ed ottimo con le minestre in
brodo. |
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Cortese Bianco: Come il Riesling Italico è coltivato un pò
dovunque nelle colline dell'Oltrepò Pavese. Non ha, come si è detto, il
pregio del Riesling Renano. E' considerato tuttavia un buon vino bianco
da pasto, gradevole e ristoratore bevuto giovane e fresco nelle calde
giornate estive. Soltanto nelle annate eccezionali viene invecchiato
come i Riesling e i Pinot. Di fresca beva, non ha u alto tenore d'alcool
(10-11 gradi), 7 per mille di acidità totale, 20-21 di estratto secco.
Il colore attinge al paglierino chiaro e poi carico, il gusto è secco,
il profumo dedicato e abbastanza caratteristico |
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Moscato: E' tra i bianchi, una delle maggiori glorie dell'Oltrepò
Pavese. Vino molto apprezzato per il suo profumo caratteristico e
prelibato. E' prodotto in maggior quantità nella Valle Versa, nel
Casteggiano e nei Comuni di Torrazza Coste e Codevilla e in minore
quantità in tutto l'Oltrepò Pavese. Si ottiene dal vitigno omonimo, il
Moscato, che per diffusione, per intensità di coltura, per abbondanza ed
importanza di prodotto, tiene il primo posto fra tutte le uve
aromatiche. Il vino ha una alcoolicità media di 11-12 gradi; acidità 5-6
per mille; estratto secco, compreso lo zucchero, 100-120 per mille. Al
momento del consumo ha una elevata quantità di zuccheri indecomposti, il
che si ottiene con accorgimenti tecnici speciali (collaggi, filtrazioni
ripetute ed altro). Messo in bottiglia, inizia una fermentazione lenta
che dà origine alla suma, molto gradita al consumatore. Altra pratica
enologica in uso è la presa di spuma in grandi recipienti (autoclavi),
in modo da avere il Moscato spumante giallognolo, di profumo aromatico
tipico, tanto più intenso quanto più elevato è il tenore zuccherino;
leggermente acidulo e dolce. Vino da dessert. Il Moscato prodotto
nell'Oltrepò è molto richiesto per la sua finezza e delicatezza di
aroma. |
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Muller-Thurgau: Questa vite ibrida tedesca (Riesling e Sylvaner)
è stata importata e coltivata con buon successo in diverse regioni
italiane, come l'Alto Adige, il Trentino e l'Oltrepò Pavese. Il vino che
si ricava non ha forse la stessa fragranza di quella tedesca, in
compenso il suo grado alcoolico è maggiore. Il tenore d'alcool raggiunge
i 13/14 gradi, l'acidità totale il 6/7 per mille. E' un vino che non si
presta all'invecchiamento e preferisce essere bevuto in genere in
giovinezza, e comunque entro due o tre anni. |
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