Piano
d'azione europeo per l'agricoltura biologica:
commenti
"Il
Piano d'azione europeo per l'agricoltura biologica
adottato dalla Commissione europea il 10 giugno
segna un grande impegno dell'Unione Europea per lo
sviluppo del biologico. Regioni e Ministero
dovranno adeguatamente accogliere la "viva
raccomandazione" agli Stati membri contenuta
nel Piano ad utilizzare appieno gli strumenti
messi a disposizione dai programmi di sviluppo
rurale per sostenere l'agricoltura biologica,
anche elaborando piani d'azione nazionali e
regionali, con il contributo propositivo delle
Organizzazioni e Associazioni dei
produttori". E' il commento di Pina Eramo,
presidente nazionale di Anabio, Associazione
Nazionale Agricoltura Biologica della
Confederazione italiana agricoltori, che tuttavia
sottolinea anche l'assurditą della soglia di
tolleranza ammessa nel Piano per contaminazione
accidentale da OGM nei prodotti alimentari bio
uguale a quella gią fissata per i prodotti
convenzionali.
Accoglienza positiva al Piano anche da parte di Coldiretti
(che sostiene la necessitą di introdurre un
marchio per identificare la produzione biologica
nazionale, come gią fatto in altri Paesi europei,
e di un piano d'azione italiano che preveda
un'efficiente difesa nei confronti degli OGM). Confagricoltura
chiede che le azioni previste dal Piano siano
dotate anche a livello nazionale di adeguati
strumenti finanziari che consentano alle
amministrazioni regionali di implementare i
sostegni per lo sviluppo del settore.Copa e
Cogeca muovono al Piano un'unica critica:
l'assenza di un incoraggiamento all'organizzazione
interprofessionale della filiera produttiva. Netta
contrarietą all'indicazione relativa alle soglie
per presenza accidentale di OGM da parte di FIAO,
che conferma la propria decisione e indicazione
data agli organismi di controllo associati di non
certificare come biologici prodotti che presentino
una contaminazione da OGM superiore al
"limite tecnico di rilevabilitą" dello
0,1%), e da parte di AIAB, che rileva anche
l'inesistenza nel Piano di semplificazioni dei
sistemi di controllo e certificazione per le
piccole aziende. (da AGRAPRESS).
La Regione Lombardia gią dispone di un Piano
di interventi per lo sviluppo dell'agricoltura
biologica. Deliberato dalla Giunta Regionale
nel dicembre 2003, e giudicato positivamente dalla
Confederazione italiana agricoltori della
Lombardia, sviluppa concretamente diverse azioni
contenute nel Piano europeo. Si tratterą ora, con
il contributo di Organizzazioni e Associazioni
Agricole, di individuare le azioni da svolgere
prioritariamente, di integrare adeguatamente le
iniziative con le misure sostegno alle
aziende biologiche del Piano di Sviluppo Rurale
attualmente in fase di riforma, e di trovare le
pił opportune soluzioni per questioni che
rivestono carattere nazionale: gli OGM e la
riforma del sistema di controllo.