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Produzioni vegetali e viticoltura
Diabrotica del mais, continua il monitoraggio e il controllo
Pubblicato un decreto Mipaaf per prevenire la propogazione
Non ci
sono ancora dati esaustivi sulle superfici coinvolte dalla massiccia presenza di
diabrotica del mais (Diabrotica
virgifera virgifera), ma le segnalazioni giungono ormai da tutto
il territorio regionale. I soggetti coinvolti nell'attivit� di monitoraggio
(Servizio fitosanitario e gli enti che collaborano) proseguono a
raccogliere segnalazioni e richieste di verifiche in campo. I recapiti dei
tecnici che si occupano del monitoraggio della diabrotica sono pubblicati nel "Dossier
Diabrotica�, pubblicato da "Lombardia Verde" nel novembre 2008.
Il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia hanno fornito alcune indicazioni sui trattamenti adulticidi per la diabrotica del mais con un apposito bollettino. Da alcune settimane sono in corso i voli degli adulti di questa specie dannosa per le colture maidicole. Nelle aree di pianura, sono gi� iniziate le ovideposizioni. Nel periodo iniziale dei voli le popolazioni di adulti sono costituite da soli individui maschi. Successivamente compaiono le femmine e si avvia l'attivit� riproduttiva con gli accoppiamenti.
Gli eventuali trattamenti adulticidi devono essere effettuati a partire dalla comparsa di femmine gravide pronte per deporre le uova. Tenuto conto della stagione attuale la popolazione di femmine ovideponenti � destinata ad aumentare con il suo completamento presumibilmente nell�ultima decade di luglio. E� necessario -secondo le indicazioni della Regione Lombardia- intervenire tempestivamente considerando che il periodo ottimale si colloca entro il 15 di luglio.
Un trattamento troppo precoce risulterebbe intempestivo e inutile, cos� come un intervento tardivo, in presenza di un elevata popolazione di femmine ovideponenti, risulterebbe del tutto inefficace nel prevenire la deposizione delle uova.
Nel bollettino emanato viene comunque sottolineata
l'importanza di un attento monitoraggio e di intervenire solo quando necessario.
Gli esperti sottolineano quindi l'importanza di distinguere in campo i due
sessi. Inoltre viene sollecitata la massima attenzione nell'uso dei fitofarmaci,
segnalando il trattamento in corso. A questo proposito i tecnici hanno
nuovamente richiamato la massima attenzione sulla scelta dell�intervento,
sulla modalit� e soprattutto sull�epoca dell�eventuale trattamento in
funzione dello sviluppo della popolazioni nelle singole aree.
Sui
trattamenti in corso, tuttavia, sono gi� state presentate gi�
interrogazioni in Consiglio regionale ed interventi delle Asl che evidenziano
l�impatto sull�ambiente delle sostanze utilizzate.
Intanto
sulla Gazzetta ufficiale n. 149 del 30 giugno
2009 � stato pubblicato il Decreto
8 aprile 2009 del Mipaaf "Attuazione della decisione n.
2003/766/CE modificata dalle decisioni 2006/564/CE e 2008/644/CE relativa alle
misure d'emergenza intese a prevenire la propagazione nella Comunit� di
Diabrotica virgifera virgifera Le Conte�.
Il decreto
recepisce la decisione di emergenza della Commissione europea indirizzate
a prevenire la propagazione di Diabrotica, quando compare per la prima
volta con focolai isolati in zone precedentemente indenni, e contestualmente da
applicazione alla raccomandazione della Commissione per il controllo delle
popolazioni nelle aree infestate.
Il
decreto prevede disposizioni differenziate a seconda dello stato
fitosanitario del territorio nazionale suddiviso in:
-
aree ancora indenni da Diabrotica dove � possibile l�eradicazione di focolai
isolati
-
aree infestate dove Diabrotica � insediata stabilmente e non � tecnicamente
eradicabile.
La
Lombardia � considerata zona infestata cos� come le Regioni contermini:
Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Veneto, Provincia Autonoma di
Trento.
L'obbligo
di rotazione e le altre misure disposte dal decreto (art. 4 e 5) si applicano
solo nelle aree ancora indenni.
Nella
zone infestate trovano applicazione le azioni previste dall'art. 6 (derivanti
dalla Raccomandazione
2006/565/CE) e consistono in:
- azioni
di informazione ed assistenza tecnica alle imprese sulle strategie di controllo
- stima
delle popolazioni per individuare le soglie alle quali � necessario adottare
strategie di controllo a livello aziendale fra cui:
-
rotazione
- semina
ritardata per evitare il picco della presenza delle larve
-
trattamenti adulticidi contro le femmine per limitare le ovodeposizioni.
Tutte azioni a Azioni a cui Regione Lombardia ha gi� dato attuazione e che sono riprese nelle Linee guida per il controllo della Diabrotica
Il professor Edwards dell�Universit�
dell�Indiana, presente in un incontro presso la Dg Agricoltura della Regione
Lombardia, ha evidenziato che il livello di diabrotica riscontrato in Lombardia
ha una serie di concause. Un inverno particolarmente piovoso e le condizioni
pedoclimatiche avverse durante la semina (ristagni, formazioni di crosta, semine
tardive) hanno determinato la presenza di mais difformi con ritardi di
fioritura. Alle cause ambientali si � sovrapposto il mancato utilizzo dei
concianti che per� non parrebbe essere stata la ragione determinante del
livello di crescita della popolazione di diabrotica.
Sul tema della sospensione
dell�utilizzo dei concianti, prevista dal decreto del ministero della Salute (decreto del direttore generale del 17 settembre
2008), sono comunque in corso tutte le
verifiche necessarie per la concessione di eventuali deroghe.
Sono state inoltre evidenziate,
soprattutto in provincia di Cremona, colture colpite dalla sindrome
del �floppy corn� in alcuni casi scambiata con l�attacco di diabrotica.
La stima dei danni � ritenuta
per il momento non quantificabile anche se in molti casi � gi� stimabile una
forte riduzione della resa. La stessa presenza di allettamenti non � un indice
diretto dei danni, poich� si evidenziano forti cali delle rese anche senza
allettamento.
Luglio 2009