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Piano
d'azione europeo per l'agricoltura biologica
Il
10 giugno u.s. la Commissione europea ha adottato
il "Piano d'azione europeo per l'agricoltura
biologica e gli alimenti biologici". Il
documento è stato elaborato sulla base di
consultazioni con gli Stati membri e con le parti
interessate: ai cittadini europei è stata infatti
offerta nel 2003 la possibilità di esprimere la
propria opinione sull'alimentazione e
l'agricoltura biologica tramite un
sondaggio via internet.
Il Piano d'azione presentato dalla Commissione
(consultabile all'indirizzo www.europa.eu.int/comm/agriuculture/qual(organic/plan/index_it.htm
) al Consiglio e al Parlamento europeo, è stato esaminato
nella seduta del Consiglio dei Ministri agricoli
del 21 giugno ed è ora in discussione nel Gruppo
di lavoro del Consiglio stesso.
Nel documento presentato la Commissione riconosce
che il mercato dei prodotti alimentari biologici
(che nell' Europa a 15 rappresenta mediamente un
quota del 2%) interessa alcuni consumatori, e
sotto questo aspetto lo sviluppo dell'agricoltura
biologica deve essere affidato alle regole del
mercato. La coltivazione dei terreni secondo le
tecniche dell'agricoltura biologica, tuttavia,
apporta anche benefici alla collettività dal
punto di vista ambientale: sotto questo aspetto lo
sviluppo dell'agricoltura biologica dovrebbe
pertanto essere incentivato dalla società, in
coerenza anche con la riforma 2003 della Politica
Agricola Comune che ha tra i suoi obiettivi la
promozione di prodotti di qualità compatibili con
l'ambiente.
Su tali premesse si fonda Il Piano d'azione
europeo per l'agricoltura biologica e gli alimenti
biologici, finalizzato a promuovere lo sviluppo
dell'agricoltura biologica nell'Unione europea,
articolato in 21 azioni che la Commissione
propone come basi per l'elaborazione della
politica da adottare nei prossimi anni per lo
sviluppo del settore.
Le 21 azioni proposte nel Piano mirano
principalmente a
- sviluppare il mercato dei prodotti alimentari
biologici tramite azioni di informazione ai
consumatori;
- rendere più efficienti gli aiuti pubblici
all'agricoltura biologica;
- migliorare, rafforzare e armonizzare le norme
comunitarie in materia di tecniche di produzione,
importazioni e sistemi di controllo.
Tra le 21 azioni concrete il Piano propone:
> campagne
di informazione e promozione europee, cofinanziate
dall'Unione Europea, dirette a consumatori, mense
pubbliche, scuole... per far conoscere i benefici
dell'agricoltura biologica, segnatamente dal punto
di vista
ambientale, e per promuovere il riconoscimento dei
prodotti biologici e del logo comunitario;
> la piena utilizzazione da parte degli Stati
membri degli strumenti finanziari messi a
disposizione nei piani nazionali e regionali di
Sviluppo Rurale tramite misure che sostengano lo
sviluppo dell'agricoltura biologica (aiuti alla
conversione totale dell'azienda, aiuti ai
produttori per migliorare la distribuzione e la
commercializzazione, divulgazione agricole,
formazione...);
> potenziamento della ricerca;
> completamento e armonizzazione delle norme
che regolano le tecniche adottate in agricoltura
biologica (acquacoltura. vini biologici..);
> conferma del divieto di etichettare come
prodotti biologici i prodotti la cui etichetta
indica la presenza di OGM, con soglie per presenza
accidentale di OGM uguali a quelle già fissate
per i prodotti non biologici (0,1 - 0,9%);
> miglioramento dell'efficienza e
armonizzazione dei sistemi di controllo (approccio
basato sull'analisi del rischio, per concentrare
gli sforzi del controllo sugli operatoti che
presentano i maggiori rischi di frodi;
localizzazione dei terreni coltivati con metodo
biologico tramite identificazione delle parcelle
con il sistema introdotto per la gestione della
PAC; coordinamento tra organismi di controllo e
definizione di regole precise per il loro
accreditamento; armonizzazione delle norme che
disciplinano il metodo dell'agricoltura
biologica).
Settembre
2004
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