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L’agricoltura
biologica è un metodo di produzione agricolo che utilizza
tecniche rispettose della fertilità intrinseca del suolo, della
natura delle piante, degli animali e dell’equilibrio ambientale:
tali tecniche ottimizzano fra loro questi fattori di produzione
interdipendenti ed escludono l’impiego di concimi, fitofarmaci
e medicinali veterinari chimici di sintesi,e Organismi Geneticamente
Modificati (OGM).
Praticata
in Europa fin dal primo Novecento, l’agricoltura biologica nell’Unione
Europea è oggi disciplinata dal Regolamento CEE 2092/91 (per
le produzioni vegetali) e 1804/99 (per le produzioni animali).
I due Regolamenti prevedono precise
norme tecniche di produzione alle quali devono obbligatoriamente
attenersi agricoltori, allevatori e preparatori che intendono commercializzare
come “biologico” il loro prodotto.
In Italia
il rispetto di tali norme tecniche di produzione viene controllato
tramite ispezioni nelle aziende biologiche da appositi Organismi
di Controllo riconosciuti e autorizzati dal Ministero delle
Politiche Agricole. Sull'attività degli Organismi di Controllo che
in Italia sono 9, vigila l'Ente Pubblico (la Regione e lo Stato).
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Gli
agricoltori che intendono produrre secondo le norme dell'agricoltura
biologica devono quindi obbligatoriamente sottoporsi al controllo
degli Organismi di Controllo, i quali rilasciano - se tutte
le norme vengono rispettate - la certificazione.
A
queste condizioni il prodotto potrà riportare in etichetta, oltre
alle altre indicazioni di legge, la dicitura "Agricoltura
biologica - regime di controllo CEE" e il nome dell'organismo
di controllo che ha rilasciato l'autorizzazione.
Gli
agricoltori biologici lombardi riconosciuti "idonei" dagli
Organismi di Controllo vengono iscritti in un apposito Elenco
tenuto dalla Regione Lombardia.
L'iscrizione
a tale elenco, che è pubblico, consente agli iscritti anche di accedere
agli aiuti economici previsti dall'Unione Europea per gli
agricoltori e allevatori che producono con metodo biologico.
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